Wabi Sabi è una filosofia giapponese che affascina sempre più. I perché dell’ascesa di un pensiero profondo e delicato
L’arte del Wabi Sabi di saper amare l’imperfezione
Wabi Sabi, come molti altri concetti espressi nella scrittura giapponese, si traduce molto difficilmente; in origine “wabi” significava “solitudine” intesa come allontanamento dalla società, mentre la parola “sabi” era rimandata a concetti di “appassito”, “povero” o “in declino”.
La connotazione positiva arriva però nel XIV secolo, quando l’espressione Wabi-Sabi è stata utilizzata per esprimere il fascino del rustico, dell’eleganza delle cose semplici, della bellezza non invadente, imperfetta, ma consapevole. Della vita che cambia e invecchia, ma senza dare malinconia; anzi aggiungendo un valore inestimabile al bagaglio umano.
Si tratta effettivamente di un concetto molto difficile da raccontare in poche righe. Fortunatamente la letteratura è piuttosto ben fornita di opere che spiegano, raccontano e che spingono a praticare l’arte del Wabi Sabi. Si tratta in sostanza di abbandonare, nelle piccole come nelle grandi azioni quotidiane, quella ricerca spasmodica della perfezione che abbiamo inseguito fino ad ora, persuasi da modelli commerciali.
L’occidente, in questo, ha davvero raggiunto un livello insostenibile; forse è per questo motivo che la filosofia giapponese è tornata altamente in auge, andando a ripristinare un disequilibrio. Il Wabi Sabi, infatti, è una pratica che si può applicare ad ogni comparto della vita, da quello pratico fino a quello emotivo. Basti pensare all’inversione di tendenza attuata proprio dal design e dall’architettura: non più grattacieli perfettamente simmetrici e scintillanti dai (freddi) vetri, ma ambientazioni urbane rivisitate in stile, con sapienti mescolanze di “vecchio” e “ipertecnologico”.
Negli affetti, il concetto espresso dal Wabi Sabi trova ancor più successo; non più bellezze (ri)costruite a suon di cosmetica e botox, ma esaltazione delle peculiarità di ogni singolo individuo, che proprio perché “imperfette” assumono ancora più valore. La moda, il mondo del fashion e gli stilisti non hanno ignorato la tendenza e stanno creando nuovi, e sicuramente più interessanti, modelli.