Arabian horses: le caratteristiche

Gli arabian horses rappresentano una delle razze più antiche al mondo, capostipite di quasi tutte le linee genealogiche di equini oggi esistenti. La razza ha iniziato a diffondersi nel VII secolo durante il regno di Maometto, e si è poi diffusa in tutto il mondo, ad eccezione dell’America dove gli arabian horses sono tutt’oggi sconosciuti. Personaggi storici come Alessandro magno, Gengis Khan, George Washington, Napoleone, cavalcavano cavalli di razza araba. Tutt’oggi si trovano i discendenti dei primi cavalli arabi dell’antichità.

In passato, si era soliti misurare la ricchezza di un uomo in base al numero di questi meravigliosi animali. Un tempo veniva allevato dai beduini che lo chiamavano il cavallo del deserto per la sua grande resistenza fisica; questa razza è perfettamente a proprio agio col clima caldo, arido e con scarsa acqua. Il mantello dell’arabian horse può essere di colore grigio, ma anche altre tonalità.

Rispetto ad altre razze, ha una schiena leggermente più corta, tutto ciò è dovuto alla mancanza di una vertebra che rende meno lunga l’architettura strutturale del cavallo. Osservando la sua testa si noterà quanto sia elegante: presenta delle linee raffinate e sinuose, gli occhi grandi ed espressivi e la fronte arretrata. Il suo collo è assolutamente armonico, mentre la coda è alta e fiera.

Le narici dei purosangue arabi sono molto grandi e presentano una grande capacità di dilatazione, mentre il muso è piccolo e le labbra molto sottili. Il carattere degli arabian horses è davvero unico: sono molto gentili con chi li monta e possiedono una resistenza tipica da cavallo selvaggio. Anche se il suo  temperamento a volte può sembrare piuttosto vivace, è senza alcun dubbio una razza leale e coraggiosa nei confronti del proprio padrone. Grazie alla sua indole vivace, è una delle razze maggiormente impiegate durante le gare endurance, per eventi di resistenza e per dar vita a razze più prestigiose.